www.postmetropoli.it. Elaborazioni originali di proprietà del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI: LE SFIDE DELLA SOSTENIBILITÀ, ABITABILITÀ E GOVERNABILITÀ”, coordinato dal Politecnico di Milano, (prof. Alessandro Balducci), e finanziato dal MIUR.
Indice di resistenza delle matrici fisiografiche
Valore comunale medio dell'indicatore nella selezione attiva:
Come è calcolato
L'indicatore misura, per ciascun comune italiano, la percentuale di superficie territoriale che si trova in una condizione topografica, definita 'd'argine' (levee), in cui è verificata almeno una delle condizioni seguenti:
- avere pendenza superiore a 10°
- avere classe di copertura del suolo CLC 4 (aree umide)
- avere classe di copertura del suolo CLC 5 (corpi d’acqua), esclusi i fiumi
- essere interni alla estensione di un’area protetta (sic, zps, ramsar)
Note:
- Le geometrie poligonali sono smussate in GRASS
- Sono eliminati tutti i poligoni inferiori a 1 kmq
Cosa indica
L’indice rappresenta l’intensità di resistenza delle matrici fisiografiche ai processi di artificializzazione, di crescita e di trasformazione dei sistemi insediativi. L’indice tiene conto sia delle condizioni fisiografiche (pendenza) che di quelle giuridiche (tutela delle aree forestali, delle aree umide e di aree di interesse naturalistico), nella misura in queste incidono sui (impediscono o affievoliscono l’intensività) processi di urbanizzazione. Questo indicatore può dunque essere utilizzato per ponderare i valori e le dinamiche di trasformazione di altri indicatori relativi alla valutazione di densità insediative e alla distribuzione degli usi del suolo (p.e. una stessa percentuale di impermeabilizzazione del suolo ha un significato molto diverso in un comune disposto su una pianura alluvionale (con bassa percentuale di suolo in condizione levees) o su un versante collinare o montuoso (con alta percentuale di suolo in condizione levees)
Fonti
- per le condizioni di pendenza: dtm 20m Ministero Ambiente
- per la copertura del suolo: CLC 2006 EEA
- per l'estensione delle aree protette: Sistema Aree Protette, Ministero Ambiente
Riferimenti
L’indicatore è l’esito di una elaborazione originale a cura della Università di Firenze. Per la sua elaborazione, si è consultata e discussa la seguente bibliografia:
Batty M. (2001), “Polynucleated Urban Landscapes”, Urban Studies, 38 (4), 635-655.
De Landa M. (2000), A Thousand Years of Nonlinear History, Swerve Edition, New York.
MacKaye B. (1928), The New Exploration: A Philosophy of Regional Planning, Harcourt, Brace and Company, New York.
Muratori S., (1967), Civiltà e territorio, Centro Studi di Storia Urbanistica, Rome.
Legenda
Numero di comuni ricadenti in ogni classe. In ogni classe il valore minore è incluso mentre quello maggiore è escluso.
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Disomogeneità dei contesti territoriali
Confronto tra i valori della Deviazione Standard dell'indicatore all'interno dei singoli tasselli e nel resto d'Italia. A valori bassi di Deviazione Standard corrisponde una maggiore omogeneità del valore dell'indicatore tra i diversi comuni dello specifico contesto territoriale.
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Distribuzione dei valori
Distribuzione dei valori per soglie di 0,5%. L'altezza delle barre indica il numero di comuni ricadente in ogni soglia.
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Valore Comunale
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Top 30
Comune | Valore |
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Bottom 30
Comune | Valore |
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Fonti:
Per le condizioni di pendenza: dtm 20m Ministero Ambiente
Per la copertura del suolo: CLC 2006 EEA
Per l'estensione delle aree protette: Sistema Aree Protette, Ministero Ambiente
Disclaimer
Tutte le elaborazioni originali presentate sul sito www.postmetropoli.it sono di proprietà del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI: LE SFIDE DELLA SOSTENIBILITÀ, ABITABILITÀ E GOVERNABILITÀ”, coordinato dal Politecnico di Milano (prof. Alessandro Balducci) e finanziato dal MIUR.
1. I dati sono da considerare provvisori fino al termine della fase di collaudo del sito, previsto per ottobre 2015. Il sito verrà aggiornato dagli autori in presenza di nuove elaborazioni che potranno sostituire o integrare quelle contenute alla data di pubblicazione dello stesso.
2. I dati utilizzati per le elaborazioni sono raccolti da fonti pubbliche, se non espressamente indicato e i responsabili scientifici del progetto hanno fatto ogni sforzo di accuratezza nell’operazione di collezione ed elaborazione. Ciononostante non si assumono responsabilità per l’inserimento di dati errati o omissioni. Sui dati di provenienza pubblica si rimanda alle specifiche regole d’uso indicate dal proprietario originale. In ogni scheda sono specificate le banche dati utilizzate per la costruzione dell'indicatore.
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